Primo messaggio dell’Amministratore apostolico

Lugano, 14 ottobre 2022

Carissime e Carissimi fedeli della nostra Diocesi,
vi racconto un fatto accaduto poco tempo fa. Mi trovavo a Lucerna. Facevo visita alle associazioni della pastorale giovanile in Svizzera tedesca. Squilla il mio cellulare. Chi parla è il Nunzio apostolico in Svizzera, il quale mi dice: ho un’informazione e una richiesta. Potete immaginare la mia sorpresa! Intanto, cominciano a farsi insistenti le voci in Ticino delle possibili dimissioni del Vescovo Valerio. E lì, questa volta, comincia anche la vostra sorpresa!

Così, da quando sono arrivato lunedì scorso, ci siamo ritrovati fra sorpresi! Tutti sorpresi. Voi e io. Ed è proprio questa sorpresa che ci ha uniti! Una sorpresa che è doppia: da una parte la rinuncia del Vescovo diocesano e dall’altra quella della mia nomina, quella di un Vescovo provvisorio che arriva dal Nord delle Alpi!

Questa doppia sorpresa, ormai, fa parte della nostra vita comune in Diocesi. Io, però, vi propongo di trasformarla insieme in un approfondimento della sorpresa per eccellenza che non smette mai di stupirci: quella dell’Amore incondizionato di Dio per noi! E questa divina sorpresa ha un nome: Gesù.
Ufficialmente ho il ruolo di “Amministratore apostolico sede vacante”. “Amministratore” … non è che sia una parola simpatica, suona molto burocratica! D’altra parte, però, ci ricorda che ho il compito di prendermi cura della Diocesi e, in questo senso, di “amministrarla” in attesa dell’elezione del successore del nostro caro Vescovo emerito Valerio. Perché nonostante la sede vacante, serve che non si fermi la vita diocesana! Il mio primo compito, quindi, è quello di invitare h1tti a pregare, ogni domenica, per la scelta del nuovo Vescovo.

Ma torniamo al ruolo dell’Amministratore apostolico. Esso contiene la parola apostolico! L’apostolicità, infatti, è prioritaria in questo mio compito. E come sapete, apostolo significa inviato nel nome di Gesù. Ve lo dico dunque subito: non voglio essere altro se non apostolo. Sono l’inviato del Papa e lui mi manda tra voi nel nome di Gesù. E io voglio essere qui con voi nel nome di Gesù, per Lui, con Lui e in Lui.

Stiamo vivendo assieme un periodo provvisorio, un tempo “ad interim”. Ma questo non significa vuoto! La sede è vacante. Ma questo non significa vuota! Ci siamo noi, battezzati, cresimati, sposati e celibi, più giovani e meno giovani, consacrati, vescovi emeriti… Ci siamo tutti!
Vorrei ringraziare tutti voi per il prezioso contributo nell’essere Chiesa. Ma prestate attenzione! Non siamo mai Chiesa solo per noi o tra noi: siamo Chiesa, siamo cristiani cattolici, per tutti gli abitanti di questo nostro Ticino!

Ringrazio, dunque, per il loro contributo cristiano – e sottolineo che sto ringraziando per il contributo, non solo per esserci! – i bambini, gli anziani, gli ammalati, i prigionieri, e tutti i sofferenti. C’è tanta sofferenza vissuta sulla croce con Gesù: la sofferenza dovuta alla separazione e ai conflitti in famiglia, all’identità sessuale non capita, alle dipendenze, alle condizioni di lavoro o di mancanza di lavoro…

Ringrazio tanto per il loro contributo anche i nostri cari Presbiteri, i Diaconi, le Religiose e i Religiosi, i Seminaristi, le mamme, i papà, i nonni, i politici, gli operai, tutti i lavoratori di ogni mestiere, gli studenti, i rifugiati, gli stranieri, i turisti… Sì, ringrazio davvero tutti voi: siamo chiamati a camminare insieme! E questo camminare insieme lo chiamiamo “sinodalità”. Che bella, dunque, questa nostra corresponsabile comunione!

Infine, permettetemi di affidarvi un ultimo pensiero per oggi, che abita e invade sempre di più il mio cuore di pastore: vi voglio bene, vi voglio tanto, tanto bene!

Pregate per me, io prego per voi.

Santa Maria, Madonna del Sasso, prega per noi!
San Giuseppe, prega per noi!
San Carlo Borromeo, prega per noi!
Sant’Ambrogio, prega per noi!
Sant’Abbondio, prega per noi!

+ Alain
Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano